Le streghe di Manningtree è un romanzo storico scritto da A.K. Blakemore ed edito Fazi Editore.
Titolo: Le streghe di Manningtree
Autore: A.K. Blakemore
Editore: Fazi Editore
Genere: Romanzo storico
Autoconclusivo
Numero pagine: 336
Prezzo: 9,99 (ebook) / 18,50 (Flessibile)
Inghilterra, 1643. Il Parlamento combatte contro il re, la guerra civile infuria, il fervore puritano attanaglia il Paese e il terrore della dannazione brucia dietro ogni ombra. A Manningtree, una cittadina della contea dell’Essex privata dei suoi uomini fin dall’inizio della guerra, le donne sono abbandonate a se stesse; soprattutto alcune di loro, che vivono ai margini della comunità: le anziane, le povere, le non sposate, quelle dalla lingua affilata. In una casupola sulle colline abita la giovane Rebecca West, figlia della vedova Beldam West, «donnaccia, compagna di bevute, madre»; tra un espediente e l’altro Rebecca trascina faticosamente i suoi giorni, oscurati dallo spettro incombente della miseria e ravvivati soltanto dall’infatuazione per lo scrivano John Edes. Finché, a scombussolare una quotidianità scandita da malelingue e battibecchi, in città non arriva un uomo: Matthew Hopkins, il nuovo locandiere, che si mostra fin dal principio molto curioso. Il suo sguardo indagatore si concentra sulle donne più umili e disgraziate, alle quali comincia a porre strane domande. E quando un bambino viene colto da una misteriosa febbre e inizia a farneticare di congreghe e patti, le domande assumono un tono sempre più incalzante…
Attirata dalla copertina e dalle recensioni positive, ho deciso di leggere questo romanzo e devo dire che non mi ha delusa per niente.
La storia è ispirata a delle vere testimonianze del periodo e riesce a spiegare molto bene le vicende accadute nel 1640 che riguardano la caccia alle streghe.
Le vittime della persecuzione sono per lo più donne sole, povere, vedove o con un carattere leggermente ribelle.
E' stato molto interessane vedere in che modo e con quanta facilità queste donne venissero accusate di stregoneria, accuse basate su dicerie o deliri religiosi assurdi a cui però la comunità credeva ciecamente.
Un viaggio tra superstizione e inquietudine che è riuscito a coinvolgermi.
L'ambientazione mi è piaciuta molto, ricca di dettagli storici e di descrizioni molto vivide che mi hanno fatto immergere con facilità in un'Inghilterra del 1640.
Un romanzo molto scorrevole che fa riflettere sulle condizioni delle donne di quell'epoca che consiglio assolutamente.
Voto finale: ⭐⭐⭐⭐
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