Una Bambina e basta di Lia Levi è un libro autobiografico che racconta la storia dell'autrice quando aveva circa 12 anni durante la seconda guerra mondiale.
Titolo: Una Bambina e basta
Autrice: Lia Levi
Genere: storico / per bambini
Numero pagine: 128
Questo è la storia di una bambina ebrea e del suo rapporto con la madre. La piccola viene nascosta in un convento cattolico alle porte di Roma per sfuggire alla deportazione. È attratta dal dio "buono dei cristiani e non da quello sempre arrabbiato degli ebrei", dalla sicurezza di quel mondo cattolico non minacciato, da una lieve vertigine mistica ambiguamente incoraggiata da qualche monaca, dalla speranza d'interpretare la Madonna alla recita di Natale. Ma quando è a un passo dall'abbracciare la nuova fede, interviene la madre, "tigre, leonessa, che ha poco tempo per libri e sinagoghe perché deve difendere le figlie", la loro vita ma anche la loro identità minacciata. Solo a guerra terminata potrà dire alla figlia: tu non sei una bambina ebrea, sei una bambina e basta.
Lia è costretta a spostarsi per l'Italia con la sua famiglia fino fino ad arrivare a Roma. Qui lei e le sue sorelle vengono nascoste in un convento per non essere deportate.
Questo è un libro per ragazzi adatto però anche agli adulti.
La storia di guerra e rastrellamenti è vista con gli occhi di Lia e la scrittura è coinvolgente e lineare.
Sono tanti i "perché" che Lia non riesce a comprendere, anche se è una bambina sveglia e intuisce molte più cose di quelle che i suoi genitori pensano.
Che dire di un racconto autobiografico ambientato nella seconda guerra mondiale?! Sicuramente è un libro da leggere e da far leggere.
Voto finale: ⭐⭐⭐⭐
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