Villa del seminario
- Martina
- 22 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Villa del Seminario è un romanzo storico scritto da Sacha Naspini ed edito Edizioni E/O.

Titolo: Villa del Seminario
Autore: Sacha Naspini
Editore: Edizioni e/o
Genere: Storico
Numero pagine: 204
Prezzo: 17,50 (flessibile) / 11,99 (ebook)
Maremma toscana, novembre '43. Le Case è un borgo lontano da tutto. Vista da lì, anche la guerra ha un sapore diverso; perlopiù attesa, preghiere, povertà. Inoltre si preannuncia un inverno feroce... Dopo la diramazione della circolare che ordina l'arresto degli ebrei, ecco la notizia: il seminario estivo del vescovo è diventato un campo di concentramento. René è il ciabattino del paese. Tutti lo chiamano Settebello, nomignolo che si è tirato addosso in tenera età, dopo aver lasciato tre dita sul tornio. Oggi ha cinquant'anni. Schivo, solitario, taciturno. Niente famiglia. Ma c'è Anna, l'amica di sempre, che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più... René non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. In realtà, non ha mai avuto il coraggio di fare niente. Le sue giornate sono sempre uguali: casa e lavoro. Rigare dritto. Anna ha un figlio, Edoardo, tutti lo credono al fronte. Un giorno viene catturato dalla Wehrmacht con un manipolo di partigiani e fucilato sul posto. La donna è fuori di sé dal dolore, adesso ha un solo scopo: continuare la rivoluzione. Infatti una sera sparisce. Lascia a René un biglietto, poche istruzioni. Ma ben presto trapela l'ennesima voce: un altro gruppo di ribelli è caduto in un'imboscata. Li hanno rinchiusi là, nella villa del vescovo. Tra i prigionieri pare che ci sia perfino una donna... Settebello non può più restare a guardare.
Ambientato nella Maremma Toscana nel 1943, "Villa del Seminario" ci racconta la storia di quando la diocesi di Grosseto ha stipulato un contratto con i fasc1st1 per realizzare un campo di internamento all'interno del Seminario. In questo borgo incontriamo il ciabattino del paese e la sua migliore amica Anna.
L'autore ci racconta un pezzo di storia che forse non è molto conosciuta, una storia che parla di resistenza, di coraggio, dolore e amore. Un pezzo di storia sulla quale alcuni stentano ancora a fare i conti.
La scrittura è semplice, scorrevole e incisiva e i personaggi sono costruiti molto bene.
Ho amato il finale della storia ma molto meno le note dell'autore dove ci racconta cos'è successo nel 2022 e cosa ha fatto il sindaco, sono queste le occasioni che mi ricordano perché io amo più gli animali delle persone.
Un libro che ci fa capire l'importanza della memoria e della resistenza che mi ha emozionata e che consiglio.
Voto finale: ⭐⭐⭐⭐⭐
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