Vox è un romanzo distopico scritto da Christina Dalcher.
Titolo: Vox
Autrice: Christina Dalcher
Editore: Tea
Genere: Distopico
Numero pagine: 416
Prezzo: 9,90 (flessibile) / 3,99 (ebook)
Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere. Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto. Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l'unica che ora ha la possibilità di ribellarsi. Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Limite di 100 parole raggiunto.
Io adoro i distopici e l'idea di partenza di questo libro mi è sembrata subito interessante. Non è perfetto, ci sono alcuni fatti che secondo me dovevano essere approfonditi di più, ma mi ha intrattenuta e mi ha tenuta incollata alle pagine fino alla fine.
Una trama forse ispirata da "Il racconto dell'ancella" che a me è piaciuta, un distopico maschilista con una donna molto forte come protagonista.
Il mondo che racconta l'autrice è inquietante e crudele è lo racconta scegliendo con attenzione il linguaggio.
Il racconto è visto con gli occhi di Jean, la protagonista, una scienziata di origini italiane.
Associo al silenzio una lettura molto introspettiva e lenta, invece questo romanzo è molto "rumoroso", soprattutto nella seconda metà dove la trama prende dei risvolti thriller, ma ho apprezzato questo aspetto.
Un risvolto molto coinvolgente, un libro con una forte critica sociale e politica e con una lotta al desiderio della libera espressione che consiglio!
Voto finale: ⭐⭐⭐⭐
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